Tabella arretramento sella bici da corsa

Arretramento medio della sella
Inserendo il vostro cavallo e la vostra altezza in un calcolatore dell’altezza della sella della bicicletta come quello qui sopra, potete identificare un’altezza approssimativa della sella per il tipo di bicicletta che possedete. In alternativa, una tabella dell’altezza della sella della bicicletta fornisce un risultato simile.
Questi problemi derivano dal fatto che il bacino si sposta ripetutamente da una parte all’altra o su e giù per la sella, da una sovra o sottoestensione durante la pedalata, da un’eccessiva flessione dei fianchi o da uno squilibrio nella distribuzione del peso e nel reclutamento di alcuni gruppi muscolari.
Oltre agli infortuni e al disagio, le prestazioni subiscono un duro colpo quando l’altezza della sella non è corretta. Purtroppo, la massima efficienza della pedalata e il reclutamento dei muscoli appropriati avvengono in un intervallo di altezza della sella molto ristretto, per cui è essenziale trovare quella perfetta per voi.
Quale deve essere l’arretramento della sella?
Il metodo più tradizionale, noto come “Knee Over Pedal Spindle” (KOPS), propone che l’arretramento ottimale della sella si verifichi quando la tuberosità tibiale si trova direttamente sopra il fuso del pedale quando il braccio della pedivella è a 90 gradi nella corsa verso il basso.
Quanto deve essere arretrata la sella della bicicletta?
Posizione in sella: Regole per i professionisti
L’UCI ha la regola dei “cinque dietro” [il naso della sella deve essere almeno 5 cm più indietro rispetto al centro del movimento centrale], e se si vuole essere più potenti si vuole correre proprio su quella linea, ove possibile. E non solo in avanti, ma anche più in alto, per aprire l’angolo dell’anca.
Contrattempo in sella al ciclista professionista
Prima di entrare nel merito, vorrei sottolineare che non sono un bike fitter e nemmeno un esperto di biomeccanica. Questi sono i miei pensieri e le mie esperienze sul perché gli attuali modelli di bici da ciclismo su pista sono così come sono. Questo post vuole essere una discussione, quindi se c’è qualcosa su cui non siete d’accordo o che ritenete necessiti di maggiore attenzione, non esitate a commentare qui sotto con le vostre opinioni.
La maggior parte dei ciclisti su pista che vedete nel vostro velodromo di fiducia monta biciclette troppo piccole per loro. In passato i ciclisti su pista usavano biciclette della stessa misura di quelle che usavano su strada, per replicare l’adattamento della bicicletta a entrambe le discipline. Ai tempi delle bici con telaio in acciaio, alcuni ciclisti riducevano addirittura la taglia per ridurre la flessione del telaio. Oggi non dobbiamo più preoccuparci della rigidità del telaio grazie alla tecnologia dei compositi.
Con una maggiore comprensione dell’aerodinamica e della biomeccanica specifica del ciclismo odierno, l’ergonomia o la vestibilità della bicicletta dei ciclisti su pista e in particolare dei velocisti su pista si è evoluta in concomitanza con alcune piccole modifiche alle regole di progettazione delle biciclette dell’UCI.
Posizione della sella in avanti o indietro
L’arretramento della sella nel ciclismo si riferisce alla distanza orizzontale tra il centro del movimento centrale e la punta anteriore della sella. Negli ultimi decenni sono emerse due metodologie principali per determinare l’arretramento ottimale della sella nella comunità del bike fitting. Il metodo più tradizionale, noto come “Knee Over Pedal Spindle” (KOPS), propone che l’arretramento ottimale della sella si verifichi quando la tuberosità tibiale si trova direttamente sopra il fuso del pedale quando il braccio della pedivella è a 90 gradi nella corsa verso il basso. Questa metodologia è stata sostenuta da Burke e Pruitt (2003), che hanno pubblicato numerose pubblicazioni sulla stampa scientifica e ciclistica.
Più di recente, la KOPS è stata attaccata nella letteratura ciclistica popolare, in quanto priva di solide basi fisiologiche e/o biomeccaniche. Una metodologia alternativa, nota come “Centro di gravità” (COG), originariamente proposta da Bontrager (1998), e a cui hanno dato voce noti commentatori di bike fitting come Steve Hogg, ha recentemente guadagnato una considerevole diffusione nella comunità del bike fitting. Utilizzando il COG, si ritiene che l’arretramento ottimale della sella si verifichi quando il ciclista è ben bilanciato e non deve spendere eccessiva energia muscolare per sostenere il proprio peso (Bontrager 1998).
Calcolatore della distanza sella-manubrio
[ssbp]Il corretto posizionamento in bicicletta è fondamentale. Sentirsi a proprio agio in sella aiuta le prestazioni e la voglia di pedalare e a volte pochi millimetri di regolazione fanno la differenza. Ma qual è la postura perfetta per una bici da corsa? Ognuno di noi ha caratteristiche fisiche diverse e uno stile di pedalata differente, il che rende difficile stabilire con esattezza quale sia la posizione migliore da mantenere in sella. Tuttavia, diamo un’occhiata ad alcuni segreti posturali per ottimizzare la pedalata su strada.
Andare in bicicletta richiede di mantenere la stessa posizione per molto tempo, anche quando si inizia a sentire la fatica e la stanchezza, compromettendo prestazioni e risultati. Per questo motivo è importante avere la bicicletta della misura giusta, altrimenti ogni ulteriore modifica sarebbe solo un ripiego. La soluzione migliore è sottoporsi a un test biomeccanico, per conoscere le misure antropometriche esatte. Se non avete il tempo o la possibilità di sottoporvi a un esame, esistono tabelle o piattaforme online che, in base alle vostre misure (altezza, peso, altezza del passo, larghezza delle spalle…), calcolano la taglia di telaio più adatta a voi. Questo è già un buon punto di partenza, no?